Il mondo è ricco di specie vegetali che abbondano di elementi nutritivi, sapori, profumi e principi medicinali.
L’utilizzo e la conoscenza delle piante si perde nella notte dei tempi ed è una conoscenza antica, frutto di esperienza tramandata da una generazione all’altra.
Una conoscenza che l’uomo ha esplorato con molta attenzione perché queste erano fondamentali per la sua alimentazione, sorprendendosi del contributo che queste potevano dargli anche nella cura delle malattie.
Un sapere rimasto vivo nella tradizione popolare, un patrimonio che rischia di andare perduto, in quanto legato ad un modo di vivere quasi scomparso, legato ai ritmi della natura.
Negli ultimi anni, con la necessità di riavvicinarsi al mondo naturale, l’interesse dell’utilizzo delle piante nell’alimentazione stà crescendo e tra gli studi che si occupano di alimentazione, gioca un suo ruolo la fitoalimurgia, che comporta l’utilizzo delle piante spontanee per la nutrizione.
Fiori ed erbe spontanee, ottimi antiossidanti naturali, contengono elevate concentrazioni di minerali, vitamine e fibre rispetto agli ortaggi coltivati.
Riscoperte dai grandi chef che le hanno riproposte in chiavi innovative per donare freschezza ed allegria ai piatti tradizionali o creativi.
Proprio in questa ottica, si è pensato alla ricca rete sentieristica dell’entroterra di Alassio, alla varietà di ambienti, caratterizzati dalla profumata macchia mediterranea, che si possono percorrere dal lungomare alle colline, che circondano il golfo alassino.
Per valorizzare questo patrimonio vegetale e non solo, sono state organizzate a cadenza mensile, dal mese di aprile sino a novembre un calendario di escursioni che ci permetterà di scoprire tante curiosità.